venerdì 7 marzo 2014

Radiazioni e istituzioni




Le spaventose vicende di questi giorni relative al traffico di materiale nucleare nella città della Spezia mettono il luce gravi situazioni. Di seguito il comunicato inviato alla stampa locale, oggi alle 15.42:
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L'arsenale militare è di fatto diventato più che mai un crocevia di materiali nocivi; dopo le risibili dichiarazioni dell'ammiraglio Toscano sulla situazione a Campo in Ferro, constatiamo la posizione pilatesca di fronte a trasporti ad alto rischio per la popolazione così come il fatto che la Marina abbia la smania di cacciare i Marolini dal porticciolo di S.Vito, ma abbia le porte ben aperte per traffici di materiale radioattivo altamente pericoloso. Le aree militari sono un evidente motivo di gravi pericoli per gli abitanti, devono essere volte al più presto ad un uso civile per assicurare a tutti maggiore tutela.

La prefettura si sta autodelegittimando: le dichiarazioni di oggi sono inaccettabili. Non si capisce se il concetto di "materiale fissile non irraggiato" tradisca più l'ignoranza di fisica o la paura di definire con precisione il carico. Si deve divulgare tutto e nei minimi dettagli, documenti alla mano perché non riponiamo alcuna fiducia nelle dichiarazioni non provate di chi espone in segreto la gente al rischio di contaminazione radioattiva. Deve essere chiara l'identità della nave[*], la sua destinazione e lo scopo dell'intera operazione. Affermazioni circa "l'uso civile" di materiale fissile sono poi da rigettare completamente.
Scandaloso nascondersi dietro a norme che la prefettura non illustra e che sono contrarie al buon senso: avvertire la popolazione solo dopo che sia stata contaminata non è sicurezza, ma follia. E se si tratta di plutonio, ricordiamo che è una contaminazione di fatto eterna.
Forlani farebbe bene a dimettersi ora, prima di affossare l'intera prefettura e con essa la credibilità delle istituzioni tutte.
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[*] più recenti notizie sulla stampa locale la identificano come Pacific Egret, britannica.

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